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giovedì, ottobre 13, 2005

 

Lo sciopero del barbiere di Siviglia

Fonti: Corriere della sera, Reuters, La Repubblica
Il 14 ottobre cinema e teatri italiani resteranno chiusi per protesta contro i tagli al Fondo Unico dello Spettacolo previsti nella Finanziaria 2006.
Al senato è in discussione un decreto "salva cinema", auspicato dal ministro Buttiglione, ma alla protesta hanno aderito anche grandi catene di distribuzione (Circuito Cinema, Safin, Medusa e solo in parte la Warner).
Al Teatro alla Scala di Milano anche "il barbiere di Siviglia" non verrà rappresentato: i fondi privati raccolti dalla Fondazione coprono solo il 12% delle entrate del teatro milanese.
Al Regio di Torino il sovrintendente Walter Vergnano ha dichiarato che verrà presentata al pubblico una lettera di protesta in occasione dell'inaugurazione della stagione lirica.
Per le fondazioni lirico-sinfoniche la bigliettazione copre appena il 20% delle entrate (solo l'Arena di Verona riesce ad avere una quota significativamente superiore).
Il taglio dei finanziamenti per il 30%, fanno notare imprenditori e sindacati dello spettacolo, uniti dalla protesta, porterà alla chiusura di un gran numero di imprese, e probabilmente anche alla soppressione del Festival del Cinema di Venezia.
L'Italia destina alla cultura in totale solo lo 0,2 per cento del Pil, e in questo siamo fra gli ultimi in Europa: il Portogallo ha lo 0,9 per cento, la Francia l'1,3.
Nello stesso giorno, il 14, è stata convocata anche una manifestazione nazionale a Roma, al Centro Congressi Capranica, in piazza Capranica, alle 14.30.

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