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giovedì, gennaio 12, 2006

 
Renzo Piano présente à Paris son musée d'Atlanta
Actu DNA: Culture: "L'architecte italien Renzo Piano a présenté, lors d'une conférence au musée du Louvre à Paris, son oeuvre muséale et son dernier né, l'extension du High Museum of Art d'Atlanta, au sud des Etats-Unis, qui vient d'être inauguré..."

lunedì, dicembre 26, 2005

 

Il pentolone scoperchiato: sinistra e legalità nella Bologna di Cofferati

Fonti: Lipperatura su un pamphlet di Bifo contro Cofferati, l'Amaca di Michele Serra (riportato da Indymedia), Dossier di Panorama, Dossier de l'Espresso, Discussione su One More Blog, Paolo Franchi sul Corriere della Sera, Bifo sul nomadismo e la degenerazione di Bologna, da Rifondazione di maggio 2005, Discussione sul sito di Beppe Grillo
La discussione su ciò che sta avvenendo a Bologna è fondamentale per capire davvero la posizione che la sinistra italiana vuole assumere nei confronti di uno dei cavalli di battaglia più utilizzati nella propaganda della destra italiana: il rapporto con le espressioni di disagio che sempre più diventano scontro sociale, modificano il modo di vivere la città, alterano il limite della tolleranza verso chi "si prende" lo spazio che ritiene giusto a scapito degli altri che magari il loro spazio lo possono prendere da un'altra parte.
E Bologna come spesso accaduto dal dopoguerra ad oggi, torna ad essere il laboratorio della politica, dove si sperimentano soluzioni che si pensa si possano poi applicare al resto d'Italia.
Nel 2004 Sergio Cofferati è stato eletto sindaco di Bologna, riportando al governo della città una giunta di centrosinistra dopo che per la prima volta nel 1999 la città era passata sotto il controllo del centrodestra, guidato da Giorgio Guazzaloca.
Uomo simbolo di molte delle battaglie della sinistra degli anni precedenti, Sergio Cofferati ha ben presto fatto parlare di se per quella che i giornali hanno definito "la lottà sulla legalità": per l'estrema sinistra e quanti si richiamano ai "movimenti" un ricorso al pugno duro contro gli strati deboli della società che in qualche modo negli interstizi di una città borghese trovano la loro possibilità di sopravvivere; per Cofferati e quanti sostengono la sua azione un modo per ricostruire una società credibile dai frammenti di un azione politica che negli anni passati ha lasciato andare in malora le regole del vivere civile.
Le azioni eclatanti della giunta diretta dall'ex Segretario Generale della CGIL sono state dapprima un'ordinanza che vietava la vendita di alcolici da asporto alla sera, per controllare la nuova moda di spargere bottiglie di birra per strada messa in preatica da sempre più numerosi gruppi di giovani accampati nelle strette strade del centro bolognese, con conseguenti schiamazzi da ubrichezza molesta.
Alla fine dell'estate, alcuni atti più forti sono stati dapprima l'ordinanza che prevedeva sanzioni per i cosiddetti "lavavetri", spesso immigrati senza permesso di soggiorno che ai semafori si offrono per lavare i parabrezza delle macchine (posso testimoniare che ormai la regola era lavarli anche se il propietario dell'automobile si mostrava nettamente contrario) e poi lo sgombero di baracche e accampamenti di fortuna displocati sulle sponde del fiume Reno con l'intervento delle ruspe (dopo anni di sottovalutazione del problema che avevano reso la situazione ormai "normale" e un mese esatto prima di una delle più grandi esondazioni del fiume degli ultimi anni, che avrebbe quasi sicuramente messo a repentaglio la vita dei baraccati, fra cui erano presenti anche bambini)

 

L'Italia presterà i suoi capolavori per recuperare l'arte rubata

Fonte: New York Times

Il contenzioso fra Ministero dei Beni Culturali e i musei americani va avanti da anni, anche con lunghe ed estenuanti cause legali. Anche il Metropolitan di New York ha opere rubate in mostra fra i suoi pezzi più pregiati, ma rientrarne in possesso per lo Stato italiano non è certo facile: la nuova strategia prevede la possibilità di concedere in prestito opere di pregio dei musei italiani in cambio della restituzione (allungando eventualmente il tempo del prestito, anche a fine di studio, oltre agli attuali 6 mesi).
Di recente un accordo con la Germania ha permesso di allungare il tempo dei prestiti a quattro anni, per gli stati uniti si parla di allungare il periodo fino oltre i 10 anni.

lunedì, dicembre 19, 2005

 

Parma, ARCUS e Valentin Proczynski

Fonte: La Repubblica di Lunedì 19 dicembre, pag 36, ma per un vaticinio dettagliato della vicenda vedi Arcoiris.tv

La Legge Finanziaria 2006 ha tagliato i fondi del FUS, ma non tutti stanno in cattive acque per la prossima stagione. Se orchestre e enti lirici boccheggiano, alla Fondazione "Parma capitale della musica" e alla Fondazione Toscanini arriveranno oltre 6 milioni e 300 mila euro da parte della ARCUS, società istituita nel 2004 e che coinvolge i ministeri dei Beni Culturali e ai Trasporti e Infrastrutture per destinare a progetti musicali, artistici e culturali parte dei fondi destinati alle Grandi Opere.
Il criterio di spreco valido per la Scala, al centro delle recenti polemiche anche a voce del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, non vale per le orchestre di Parma evidentemente, e chi sostiene che i fondi per la cultura non vanno sprecati evidentemente non dovrebbe apprezzare le scelte effettuate dall'ARCUS, in quanto privilegiano una realtà sicuramente importante ma non tanto più efficiente rispetto alle altre esistenti nel nostro paese.
Forse perché il comitato d'onore di "Parma capitale della musica" annovera Elvio Ubaldi (Sindaco del centrodestra), Pietro Lunardi (Ministro ai Trasporti e alle Infrastrutture), Rocco Buttiglione (Ministro ai Beni Culturali), Fedele Confalonieri (presidente Mediaset), Aga Khan e Riccardo Muti quegli stessi che tuonavano contro il sostegno pubblico ad una cultura elitaria e mantenuta dovrebbero tacere?
Dovrebbero forse passare sotto silenzio che la programmazione del Teatro Regio di Parma, la cui attività è coordinata dalla Fondazione "Parma capitale della musica" e la cui direzione è affidata a Mauro Meli (già responsabile del dissesto spropositato del Lirico di Cagliari) prevede l'inserimento in cartellone di grandi artisti a cachet raddoppiato rispetto al normale?
Pare infatti che i vari Rostropovic, Mehta, Maazel, Masur e Temirkanov, nonché lo stesso Muti, siano tutti rappresentati dalla stessa agenzia, la Old and New Montecarlo, diretta dal chiacchierato Valentin Proczynski (a volte indicato come Proszynski), argentino ma di origine russa e con sede di attività a Montecarlo (anni prima era a Dublino), che da anni collabora con Meli ed ha avuto un ruolo discusso in particolare durante la breve permanenza di Meli alla direzione del teatro alla Scala di Milano. A Parma comunque Proczynski già collaborava con il Sovrintendente della Fondazione Toscanini, Gianni Baratta, come promoter per le tournée all'estero dell'Orchestra.
Di una presunta amicizia fra i due il Maestro Meli ha risposto ad una commissione del Senato. Di altre accuse Proczynski ha già fatto causa per diffamazione, vincendo il giudizio.

Vedi anche: Wittgenstein.it, tratto da "il Foglio", sito personale di Valentin Proczynski, Old and New Montecarlo.

domenica, novembre 27, 2005

 

A Chiasso nasce un museo dedicato al grafico Max Huber

Fonte: D Casa, maxMuseo
A chiasso ha da poco aperto le porte un museo dedicato alla memoria di Max Huber (1919-1992), grande grafico svizzero attivo a Milano a partire dal 1940 che non solo ha influenzato profondamente l'arte grafica italiana del primo dopoguerra, ma è riconosciuto come uno dei più importanti grafici del ventesimo secolo.
Influenzato da Max Bill, Laszlo Moholy-Nagy e Hans Neuburg, ha applicato alla grafica pubblicitaria un'estetica artistica che attorno a soluzioni formali rigorose scatena una decisa irriverenza creativa.
Sua la linea grafica della casa editrice Einaudi nel primo dopoguerra, l'immagine coordinata dei grandi magazzini la Rinascente e Coin, e dei supermercati esselunga, con importanti interventi per NAVA, Olivetti, collaborazioni con lo studio Castiglioni, interventi grafici per film di Ermanno Olmi e Michelangelo Antonioni.
Il Museo, fortemente voluto dalla vedova Aoi Huber Kono, figlia del grafico giapponese Takashi Kono, prevede una sezione espositiva permanente con opere di Max Huber, un archivio dedicato alla video arte e attività espositive temporanee e didattiche dedicate alla promozione dell'arte e della cultura, favorendo l'arte visiva, in particolare l'arte grafica, il design, l'arte video, la fotografia e l'architettura.

 

PPP: Pier Paolo Pasolini und der Tod

Fonte: The guardian
La Pinakothek der Moderne, Munich dedica a Pasolini una mostra che rimette al centro dell'attenzione la sua poliedrica attività, non solo cineasta e poeta quindi ma anche fotografo, disegnatore e pittore.

venerdì, ottobre 21, 2005

 

L'arte non può essere una mantenuta

Fonte: Il Giornale, The "Creative Sector" report (European Cultural Foundation), The aenigma of european added value
In un'intervista su "il Giornale", Franco Zeffirelli difende la necessità per lo spettacolo e l'arte di essere creati con lacrime e sangue, senza nessuna forma assistenzialista da parte dello stato, come accade nei paesi anglosassoni. Nell'intervista non menziona i problemi della Lirica, ma si concentra in particolare sul cinema: è un'industria e come tale non può poplarsi di dilettanti.
"Nelle vere democrazie e penso ai paesi anglosassoni, lo Stato provvede alla mera sopravvivenza dei cittadini. Non ai loro hobbies e alle loro attività culturali!" è la summa del pensiero di Zeffirelli riguardo alla cultura. Certo che in un'ottica industriale, lo stato, le istituzioni locali, l'insieme dei cittadini devono anche porsi il problema del ritorno degli investimenti, e la cultura sembra essere proprio un fattore chiave per vendere i prodotti industriali chiamati turismo e moda, non poco importanti per garantire il benessere a milioni di cittadini italiani.
Anche produrre filmatini di trenta secondi è una spesa per la coca cola. E nessuno paga per andarli a vedere al cinema.

mercoledì, ottobre 19, 2005

 

Concorso: cos'è fondamentale per la cultura italiana?

Fonte: Virgilio Economia/Apcom

Il vincitore del concorso è il Ministro Letizia Moratti.
Ha dichiarato "C'è una grande sintonia con l'industria farmaceutica in quanto il governo la ritiene fondamentale per lo sviluppo economico, sociale e culturale del paese. Il settore ha dato segnali di ripresa, che devono essere naturalmente sostenuti attraverso la ricerca. Negli ultimi anni abbiamo dedicato oltre 690 milioni di euro alla ricerca industriale in questo settore. Con il fondo per le aree del Mezzogiorno sono stati finanziati laboratori pubblico-privati per la ricerca in settori strategici".

 

L'importanza di sottrarre soldi a cultura e istruzione

Fonte: Adnkronos, Centomovimenti.com
Come dice il Ministro alla cultura Buttiglione, il taglio di 187 milioni di euro al Fondo Unico per lo Spettacolo "hanno un valore simbolico elevato, ma hanno un peso quasi inesistente sul bilancio dello Stato". Lo stesso immagino si possa dire del taglio di 155 milioni di euro per il Ministero dell'Istruzione, Universita' e Ricerca.

Ma 'sti simboli, che mi significano? Ne avete un'idea?

 

Il Ministro Buttiglione minaccia le dimissioni

Fonte: Corriere della Sera, ANSA/Virgilio Notizie

A parte la minaccia di dimissioni, nel caso che non si reintegrino i soldi tagliati dalla finanziaria (ricordiamo che si parla del 30% di fondi in meno per il Fondo Unico per lo Spettacolo, che comprende cinema, teatro, lirica e danza) sono le parole del Ministro Buttiglione che ci devono far pensare: Buttiglione chiede un ritiro o un forte ridimensionamento dei tagli, che hanno un'influenza quasi inesistente sul bilancio dello Stato 'ma un elevato valore simbolico'.
Beh, se il valore è simbolico la questione va risolta in maniera più approfondita, non bastano più soldi ripescati nel nome della pace di coalizione, o mi sbaglio?

 

La tua stampante a colori e i servizi segreti

Fonte: News24.com, Washington Post
Secondo quanto risultato da una indagine condotta dalla Electronic Frontier Foundation (EFF), a seguito di un articolo pubblicato un anno fa su PC World Magazine, pare che alcune delle più diffuse stampanti a colori presenti sul mercato stampino sigle quasi invisibili, consistenti in minuscoli puntini gialli, su ogni foglio. Puntini di tale tipo sono stati individuati su documenti stampati fino a 10 anni fa.
Tali codici permetterebbero di risalire alla macchina che ha stampato le pagine e alla data di stampa, e le chiavi per decifrarli sarebbero in possesso, per ora, solo dei servizi segreti degli Stati Uniti. La EFF dichiara di aver decifrato il codice per le stampanti modello Xerox DocuPrint. In circa una settimana.
Fra le stampanti interessate sono alcuni modelli prodotti da Brother, Canon, Dell, Epson, HP, Konica/Minolta, Kyocera, Lexmark, Ricoh, Tektronix/Toshiba e Xerox.
Qualora le chiavi di decifrazione entrassero in possesso di un governo dittatoriale permetterebbero di individuare i movimenti che producono in proprio materiale di propaganda antigovernativa.
Non si è a conoscenza di attività investigative che abbiano fatto uso di tale tecnologia (i puntini si vedono solo con luce blu e lente di ingrandimento), ma non ci sono neanche leggi che tutelino le persone dal loro abuso.

 

Le mani su Cinecittà

Fonte: Avvisatore.it (interrogazioni parlamentari)
Ho appena letto una interrogazione parlamentare presentata il 21/05/2005 al Ministro per i beni e le attività culturali da parte dell'On. Titti De Simone (PRC, ovvero Rifondazione Comunista). Purtroppo sul sito in questione o su altri siti non ho trovato informazioni sulla risposta del Ministero a riguardo.

Nella interrogazione l'on. De Simone chiede conto di alcune attività dei responsabili di Cinecittà Holding, società pubblica controllata dal Ministero cui è stata rivolta l'interrogazione, ed è della massima importanza come punto di riferimento per il cinema italiano. L'Istituto Luce ad esempio è controllato da Cinecittà Holding.
Amministratore delegato della società è Umberto Livolsi, Pupi Avati ha presieduto il cda che lo ha eletto.
"Nel marzo 2005 Umberto Livolsi ha fondato con Andrea Piersanti, Presidente dell'Istituto Luce, una società, la Sushi srl, che si occupa di cinema" si legge nell'interrogazione. A maggio intanto una società controllata dal gruppo Livolsi&Partners ha organizzato a Bari un master in "Television & Film Management" (iscrizione per persona a 7750 euro), guarda caso con la sponsorizzazione di Cinecittà Holding, Istituto Luce e Cinecittà Cinema.
"Tra i docenti del master", continua l'interrogazione parlamentare, "si individuano Ubaldo Livolsi e Andrea Piersanti - rispettivamente amministratori delegati di Cinecittà Holding e presidente dell'Istituto Luce nonché soci (Piersanti di maggioranza) della neo società Sushi srl -, e poi Francesco Foroni, direttore della Livolsi&Partners - che fa capo a Umberto Livolsi -, e socio di Sushi srl; e poi ancora Bruno Della Ragione, avvocato e socio di Sushi srl - di cui sono soci fondatori Umberto Livolsi e Andrea Piersanti; Fabio Fabbi, direttore marketing di Cinecittà Holding e socio di Sushi srl"

P.S. Umberto Livolsi non è l'Ubaldo Livolsi coinvolto nella telenovela delle intercettazioni dell'estate 2005. Non mi è chiaro se invece si tratta dello stesso Umberto Livolsi, ex manager Fininvest, coinvolto nel processo All Iberian e assolto grazie alla depenalizzazione del falso in bilancio.
Comunque sembra che i due Livolsi in questione, il nostro e l'Ubaldo delle intercettazioni, siano in qualche modo accomunati dalla partecipazione nella Livolsi&Partners, se quelli della Bocconi non si sono sbagliati a scrivere.
Comunque Ubaldo Livolsi è stato descritto come banchiere molto vicino a Silvio Berlusconi e artefice principale del salvataggio di Fininvest negli anni '90. In un intervista al Corriere della Sera ha dichiarato di lavorare alla sclata del Corriere della Sera insieme all'immobiliarista Stefano Ricucci (forse solo per far aumentare di prezzo delle azioni RCS in loro possesso?).
Pare che negli ultimi tempi UbaldoLivolsi sia disperso nelle nebbie.

 

Laurea ad honorem in controcultura

Fonte: The Guardian
Gilberto Gil, leggenda della musica brasiliana e attuale Ministro della CUltura è a Londra, dove gli è stata conferita una laurea ad honorem da parte della Royal Society of the Arts.
Gil cita fra i suoi punti di riferimento la cultura psichedelica degli anni '70 e Timothy Leary, e non c'è da stupirsi poiché in fondo anche "tutti quei cervelloni della Sylicon Valley sono figli della cultura psichedelica, e il potere di espansione del pensiero dovuto all'LSD assomiglia molto a Internet".
La battaglia che il governo brasiliano sta portando avanti oggi assomiglia molto alla controcultura hippie degli anni '60 e '70: lotta contro la proprietà intellettuale, in particolare nel settore degli OGM e dei farmaci per contrastare l'AIDS.
Le compagnie farmaceutiche sono state avvisate che qualora non riducessero il prezzo dei farmaci anti-HIV il Brasile si sentirà autorizzato a copiarne i prodotti ignorando i brevetti.
Nel settore musicale sono state create leggi per garantire ai musicisti la possibilità di rielaborare e incorporare musiche di altri, è stata data
protezione alle pratiche di file-sharing.
Il governo ha annunciato che negli uffici amministrativi non verrà dato un soldo alla microsoft per le licenze del software, ma verrano solo utilizzate soluzioni freeware.
"Non sono idee mie", chiarisce Gil, "sono le idee del nostro tempo. Non sono per violare la legge, ma se la legge non interpreta il presente va cambiata. E' la civiltà che ha sempre funzionato in questo modo".
Sulla questione della proprietà intellettuale inoltre, Gil è uno dei firmatari dell' Adelphi Charter on Creativity, Innovation and Intellectual Property

martedì, ottobre 18, 2005

 

La danza ai tempi di Berlusconi

Sul sito di Contredanse, il più importante centro di documentazione del Belgio sulla danza contemporanea, hp trovato una serie di articoli interessanti, risalenti al 2003, per vedere con gli occhi degli altri la situazione culturale italina.
Gli articoli sono in francese.

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